di Anna Maria Onelli
16 agosto 2020

A tutti gli amanti degli sbarchi facili, a quelli dell’accoglienza sempre e comunque, a chi accoglie i fratelli immigrati in strutture alberghiere e dimentica che sono fratelli anche gli italiani ormai costretti a mangiare alla caritas o vivere in baracche dopo il terremoto, vorrei ricordare le parole di una grande giornalista combattente Oriana Fallaci che, a proposito dei musulmani, ricordava l’avvertimento rivolto all’ONU, nel 1974, dal loro leader algerino Boumedienne:
“Presto irromperemo nell’emisfero nord. E non irromperemo da amici, no Vi irromperemo per conquistarvi. E vi conquisteremo popolando i vostri territori con i nostri figli. Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria.”
Ebbene, come si fa a non vedere che sono anni che sbarcano solo maschi, giovani, forti. Tra loro anche migliaia di minorenni. Fuggono dalla guerra? Ma che illusione! Loro fuggirebbero lasciando madri, sorelle, mogli, figli, padri, neanche cinquantenni, tra le bombe? Ma per carità! Allora vengono a lavorare? Dove? se il lavoro non c’è e quando sottostanno al caporalato non guadagnano neanche per sopravvivere. Vengono qui per farsi relegare e mantenere nei centri di accoglienza, per attendere che cosa? Molti spariscono dai centri e dove vanno? Molti si mantengono spacciando o avviando alla prostituzione anche quelle rarissime donne che spesso arrivano già pronte a partorire, ma noi li lasciamo fare, perché sono nostri fratelli. Il nostro governo di sinistra continua con questa farsa dell’accoglienza , e non basta, perché si fa carico di distribuire gli immigrati irregolari su tutto il territorio nazionale e ne agevola la conquista e l’occupazione, né si preoccupa di sapere dove si nascondono, e di che vivono, quelli che fuggono dai centri, né dove sono finiti e cosa fanno migliaia di minorenni fuggiti e sparsi nel Paese, senza istruzione e senza cibo. Boumedienne aveva ragione, il loro piano è riuscito e l’invasione continua grazie al “ventre” delle loro donne, che inviano i loro figli, e grazie a una sinistra, miope, incapace di fare gli interessi del Paese Italia che dovrebbe governare. Stante ciò, cosa sperano da questo viaggio i nostri ministri Di Maio e Lamorgese? Di fermare questa conquista silenziosa? Torneranno con un pugno di mosche e forse qualche inapplicabile promessa. Tutto sommato avranno fatto un viaggio di piacere a nostre spese? Certo che no, perché in cambio della promessa di agevolare i rimpatri, i due ministri porteranno loro fondi europei, radar e addestramento militare.