8 marzo 2019
Immagine Rai della Conversazione di Andrea Camilleri
Il 5 marzo 2019, in prima serata, la Rai ha mandato in onda “Conversazioni su Tiresia”, il racconto lucido e straordinario che il novantatreenne scrittore, Andrea Camilleri, portò in scena lo scorso giugno.
C’erano cinquemila persone ad ascoltarlo nel teatro greco, millenario, di Siracusa, dove lo Scrittore, ormai cieco da tempo, così esordiva: “Chiamatemi Tiresia sono qui di persona personalmente…finalmente dopo secoli persona e personaggio s’incontrano”.
“Persona e personalmente”, non sono termini accostati a caso. Infatti, nello spettacolo, lo Scrittore, s’identifica con l’indovino greco Tiresia e lo racconta partendo dai miti greci, toccando la letteratura, la poesia, il cinema, donandoci aspetti della sua straordinaria cultura.
Lo fa su un palco spoglio, seduto accanto a un lume, con un bambino ai suoi piedi, e alle spalle splendide e dosate scenografie. Lì, Camilleri racconta le disavventure del suo personaggio, Tiresia, prima trasformato dagli dei in donna, poi ri-trasformato in uomo; punito con la cecità, poi graziato con il dono della chiaroveggenza che fece di lui un indovino, uno capace di “vedere oltre”.
Come non ritrovarvi un’assonanza con le parole dello stesso Camilleri che così descrive la sua cecità:
“Da quando non ci vedo più, vedo le cose più chiaramente”